È nato a Ispra un nuovo sportello d’ascolto per le vittime del gioco d’azzardo. Quasi ¼ della popolazione in provincia di Varese convive col dramma della dipendenza da gioco d’azzardo d’un membro della famiglia. Queste situazioni sono frequentemente vissute in solitudine e vergogna. Nonostante la disperazione e il bisogno di ricevere aiuto siano intensi, la prima richiesta ai servizi sociali viene a lungo rinviata, col rischio d’aggravare situazioni già complicate e di difficile soluzione.
Per venire in aiuto di questi cittadini l’Associazione AND Azzardo e Nuove Dipendenze ha aperto questo nuovo servizio di counseilling.
Lo Sportello Gioco d’Azzardo Problematico
Grazie alla collaborazione di numerosi Comuni del Varesotto e ad un finanziamento della Regione Lombardia questo nuovo sportello è diventato realtà. E altri ne nasceranno in provincia. Lo Sportello è rivolto ai giocatori eccessivi e ai loro familiari che possono trovarvi personale psico-socio-legale esperto, in grado di orientarli favorendo l’accesso ai servizi di aiuto, sostegno e cura e, in caso di necessità, di fornire sostegno e tutela legale. Allo Sportello si possono riferire anche gli operatori sociali comunali e del privato sociale dei Distretti di Gallarate, Azzate, Sesto Calende, Somma e Valle Olona. “L’esperienza accumulata in 9 anni vuole essere resa più fruibile ai cittadini della nostra provincia, aprendo luoghi d’ascolto nei Comuni aderenti al progetto “CoordinANDoci contro l’Overdose da Gioco d’Azzardo”. Le famiglie potranno essere accolte nelle sedi storiche di Samarate, Cassano, Albizzate e Lonate ma saranno aperti nuovi punti anche a Buguggiate (capofila del progetto), Azzate, Morazzone, Gallarate, Gorla Maggiore, Angera, Ispra, Taino, Vergiate, Casorate, Cardano, Arsago e Somma”. In 9 anni sono arrivate 700 richieste d’aiuto. “Siamo molto contenti” dice il sindaco di Ispra Melissa De Santis “d’offrire un servizio cosi importante per quei cittadini che si trovano ad affrontare un problema non solo economico ma anche sociale e relazionale. Essere aiutati è possibile, e lo sportello può essere il punto di partenza”.