Di natura caratteriale sono contro gufi e gufatori. Mi piace sognare, e magari andare controcorrente capendo ed approfondendo prima certi aspetti e ponendomi quesiti. Ieri mattina circa 200 tifosi della curva nord, hanno marciato dalla tribuna intitolata a Peo Maroso verso la sede di via Manin (sede del Varese Calcio) per manifestare un certo disappunto verso la società. Iniziamo a fare una breve storia di una annata andata storta (calcio scommesse a parte). Ancora prima di iniziare si sapeva e tutti sapevano del difficile anno, mancavano i soldi (tanto per dirla chiaramente). Laurenza facendo varie collette e ipoteche e quant’ altro ha fatto sin dove ha potuto, pensando che in soccorso arrivasse qualche varesotto. Nulla ha un certo punto ha dovuto mollare, non aveva più quattrini addirittura mancavano 170 mila euro. Credo che se 6 “paperoni varesotti “avessero messo 30mila euro non ci sarebbe stato nessun problema. Invece è dovuto intervenire Pierpaolo Cassarà per poter andare avanti (e se si vinceva con il Frosinone la storia cambiava). Cassarà uomo di alto profilo culturale, ha organizzato eventi musicali di alto livello sia a Milano che a Roma, amico di diversi uomini di cultura di alto profilo nazionale e di giornalisti di spessore nazionale, è un personaggio molto particolare. Con astuzia ed intelligenza, ha fatto parlare l’ Italia di Varese, con la sua ironia di quella innata dote di serena pazzia di sognatore. Personalmente lo conosco molto bene, molte gaffe sono state volute ed addirittura studiate. Oltre ad essere uomo di cultura, sa leggere molto bene i bilanci. Ha subito trovato una situazione molto poco chiara, infatti ne abbiamo parlato diverse volte………..ma lasciamo i ma….. Siamo alla partita con il Catania. (meno male che la società ha preso le giuste misure) Di Fiamozzi e Barberis non ne parlo. (sono garantista sino a quando avranno la condanna, ma se è vero, non meritano nulla, o meglio di buttarsi con un a pietra al collo nel lago di Varese) perché hanno offeso la città e la tifoseria e i colori biancorossi. Siamo retrocessi. Subito è partita una regia occulta di D’ Aniello e Papini per far arrivare e trovare un finanziatore. Ad un certo punto le dimissioni del presidente, ma è sempre proprietario del 97% delle azioni.??????? Si affida tutto a D’ Aniello e al suo vice Trainito, e la domanda è questa? Se avesse fatto questo per motivi di lavoro (visto che è parecchio assente dall’ Italia) Come la mettiamo. Ragazzi in società sono entrati dai Papini, Ramella e soci, Landini, non credo che questa gente sia stata messa dentro per mettere le scarpe ai millepiedi.
Vediamo chi ha ragione ???????
Claudio Ferretti