Lugano. Nel 1967 sulle rive del lago Ceresio in terra elvetica è stato fondato un gruppo con una denominazione particolare: I 30 Saggi (?) Arrotini. Tutti appassionati di ciclismo, grandi pedalatori e attenti alle vicende legate al mondo delle due ruote. Nelle ultime annate i Saggi di Lugano, che dopo questa loro definizione hanno volutamente messo il punto interrogativo, hanno pensato di allestire un’anteprima al Gran Premio Città di Lugano con una serata di gala durante la quale viene premiato un campione del ciclismo. Con la collaborazione dell’Associazione Svizzera non fumatori e il supporto della caffè Chicco d’Oro questa serata ha visto sfilare in passerella negli anni i corridori elvetici Tony Rominger e Rubens Bertogliati, il varesino Stefano Garzelli e lo scorso anno il due volte iridato Paolo Bettini. Sabato 27 febbraio questo rito si ripeterà e ad intrattenere la platea dei Saggi sarà il varesino Ivan Basso. La caratteristica del premiato è quella di avere concluso la propria attività agonistica e di essere legato al territorio e al Gran Premio Città di Lugano. Nel palmares del corridore di Cassano Magnago, che ha chiuso la sua attività agonistica alla fine del 2015, c’è anche la vittoria nella gara luganese, nel 2011, ma ad impressionare i promotori del premio oltre alle gesta agonistiche è stata la grande capacità di relazione che il varesino vincitore anche di due Giri d’Italia ha saputo mettere in atto con gli organi di informazione e i suoi tifosi.
Gianoli Sergio