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Non piove da secoli. Fa persino caldo, il mondo va al contrario e la neve ormai la vedi solo nelle pubblicità. Varese come i tropici, o quasi. È un dicembre strano: manca l’armonia, la tavolozza dei colori dell’anima è opaca e i bambini ti chiedono perché Babbo Natale necessita della slitta visto che le strade non sono mai state cosi pulite. Ordinanza sindacale, piccoli miei. Dotazione invernale anche per l’amico biancorosso panciuto. Ehi, fermi tutti! Santa Claus con quei colori e la grassa risata da “cumenda”, in fondo, è un po’ bosino. È fatta. I Blues Brothers Miki Collitorti e Pasquale Diaferia – genio e sregolatezza – vedono la luce. Una canzone che celebri la Città Giardino. Una melodia natalizia interpretata dai varesini per i varesini. Una somma di note, emozione, simpatia, affetto. Da trasmettere a tutti e per tutti. Varese pullula di sol maggiore, la galassia della musica è in continua espansione. Dal centro operativo del diversamente quotidiano La Provincia parte un ordine: salvate il Natale bosino! Il maestro Luca Fraula compone la melodia supportata dal testo del regista Paolo Franchini. Dietro le quinte, coordinati dal duo (non deno…) Miki e Pasquale, si muovono sceneggiatori, macchinisti, uomini di fatica. Il prodotto prende vita, come un bimbo gattona ed ha quasi raggiunto la stazione eretta. Ora deve camminare. Arriva lui, il “reverendo teacher” Fausto Caravati, eminenza grigia di Solevoci Academy e direttore del Greensleeves Gospel Choir, una trasfusione di emozione, un coro da brividi. La voce gira, il passaparola è virale, la partecipazione è straordinaria. Il Fico Max ci ricorda che a Natale abbiamo tutti voglia di divertirci, come i bambini. E quanti “bambini” si alternano a quel microfono. Si canta per Varese, per la nostra città, per sentirci tutti parte di uno stemma. È la magia del Natale che fa sorridere anche l’insostituibile malmostoso Robi Bof, che spinge il nostro Fabrizio Macchi, che illumina alle tastiere il governatore Bobo Maroni spalleggiato da sindaco, assessori, avvocati, medici ed infermieri, forze dell’ordine, sportivi, donne e uomini. Ed il progetto voluto da una redazione di un giornale, esplode. Virale, incontrollabile, inarrestabile. Il mondo va al contrario, è Natale e fa caldo. Noi siete, voi siamo. E non si smette di cantare. Guardo la mia città che canta e balla, vestita di biancorosso, splendida danzatrice sinuosa e soave, sul lago, in piazza, tra la gente. E l’augurio del popolare Enzino Iacchetti è ancora più emozionante. Perché è una bella Varese, è una bella canzone. E perché Varese vuole bene. A tutti. Noi siete, voi siamo. Sì Johnny Daverio, voce del Distretto 51, hai ragione. Oggi è Natale, cantiamo!