L’arte a Sesto Calende incontra il territorio, le istituzioni, la gente. La nuova commissione dello Spazio Cesare da Sesto recentemente insediatasi ha scelto questa linea per promuovere l’arte e avvicinarla al pubblico, renderla più tangibile, coinvolgente e fruibile dal grande pubblico. Elena Ceci, la neo presidentessa del sodalizio, si presenterà ufficialmente nel corso di una nuova mostra, che è stata inaugurata il 23 maggio alle 17 e resterà visibile fino al 7 giugno. Artista d’eccezione che espone le sue opere è la scultrice Paola Ravasio, vincitrice della prima edizione del Concorso Sangregorio, e che è presente alla Fondazione omonima con una sua scultura. L’esposizione allestita dalla Cesare da Sesto si snoda lungo quattro luoghi emblematici per la città e crea un percorso non obbligato di visita: nello Spazio Cesare da Sesto presso il municipio, sede d’incontro di artisti internazionali, sono esposti i gessi e le resine di Paola, le sculture in vetroresina che costituiscono il risultato della sua ricerca artistica; nella Sala del Torchio alla Casa Sant’Angelo dell’Abbazia sono presenti i disegni e gli schizzi preparatori: la parte embrionale del percorso artistico; all’Oratorio di San Vincenzo una videoinstallazione proietterà il divenire dell’opera, il percorso gestuale che ha permesso l’incontro con la materia; e infine alla Fondazione Sangregorio di Coquo l’arte di Paola Ravasio sarà messa a confronto con quella del grande scultore. L’artista, originaria di Jerago, è nota al pubblico degli artisti per aver già preso parte a diverse mostre e per essere allieva di Pietro Scampini, scultore varesino apprezzato all’estero. “Paola è un’artista vera, onesta, genuina” dice di lei Elena Ceci, che ama lavorare con i giovani. “Abbiamo in mente un concetto di arte informale e fuori dagli schemi tradizionali, con installazioni e videoinstallazioni in grado di trasportare artisti e fruitori nelle atmosfere più contemporanee dell’arte”. Ciò che interessa molto a Elena è anche il coinvolgimento dell’ambiente circostante. “Vogliamo stabilire delle relazioni col territorio, con le istituzioni, con i giornalisti e con la gente comune. Abbiamo in mente un catalogo che sarà realizzato a posteriori e sarà la narrazione del percorso di Paola a Sesto tra la gente”. Aggiunge Sergio Tredici, il conservatore della Cesare da Sesto: “questa è la prima mostra della nuova commissione, che mira a uscire sul territorio allo scoperto, abbandonando i luoghi chiusi da sempre riservati all’arte. In passato sono state privilegiate le scuole o le piazze. Ora l’arte incontrerà il territorio circostante. San Vincenzo, gioiello romanico, ben si presta alle mostre. Qui ci saranno anche tre concerti in giugno, il 12, il 19 e il 26”.
Paola Trinca Tornidor