Disoccupati in cerca di un impiego, neolaureati desiderosi di entrare nel mondo del lavoro, studenti alle prese con la scelta del proprio percorso di studi. Ma cosa chiedono le aziende per il 2016 e quanto pesa investire sulla propria formazione per trovare un posto di lavoro?
Il mercato del lavoro ha registrato nell’ultimo anno una piccola ripresa, con un +10% sulle assunzioni nell’ultimo trimestre 2015 rispetto all’anno precedente. Il valore è confermato anche dai dati previsionali di (1)Unioncamere Excelsior per il quinquennio 2012-2017 dai quali si rileva, a seguito di una leggera ripresa nella seconda metà del 2015, una certa stabilità per il 2016 e una nuova modesta crescita per il 2017. In particolare l’indagine ha previsto, per il periodo in oggetto, una maggiore ripresa per i settori dell’industria alimentare (dallo 0,4 al 3,6%), delle Public Utilities (dallo 0 all’1,5%), dei servizi di alloggio e ristorazione (dal 2,3 al 7,8%), sanità e servizi alle persone (dal 6,3 al 9,9%). Tali valori sono in parte confermati anche dall’indagine trimestrale di (2)Unioncamere Excelsior, in cui si evidenziano chiaramente, come visibile nella tabella seguente, quali siano i principali settori di impiego e le relative professioni ricercate (dati calcolati su una previsione di 28.810 assunzioni per il periodo ottobre – dicembre 2015).
Per il 2016 l’indagine dell’Osservatorio (3)Infojobs evidenzia invece tra i settori più dinamici nella ricerca di lavoro l’ambito Internet, programmi e servizi informatici (23,4% delle offerte), seguito da Telecomunicazioni (17,9%), Vendite all’ingrosso, Commercio e GDO (11,9%), mentre tra le professioni più richieste operai, addetti alla produzione e al controllo qualità, (20,8% del totale nazionale), addetti alle vendite (intorno al 17%), profili in ambito informatico, IT e telecomunicazioni (8,8%), Amministrazione e contabilità (8,6%)e Commercio al dettaglio (8,3%).
Ma quale peso hanno la formazione e l’esperienza per un candidato che ricerca un posto di lavoro?
Senza dubbio hanno più chance di essere assunti coloro che conseguono un diploma di scuola superiore (quasi la metà delle richieste di lavoro). Mentre il peso di richieste per i laureati (19%), in Lombardia, è di poco superiore a quelle rivolte a chi è in possesso di una qualifica professionale (17%) ed inferiore a quelle destinate a chi non ha alcun tipo di formazione specifica (22%).
Non sono però solo le conoscenze specifiche di settore a pesare sulla scelta di un candidato. Sempre più spesso le aziende, per rispondere al proprio fabbisogno di flessibilità, velocità di adattamento alle esigenze di mercato, innovazione e competitività, hanno bisogno di selezionare dipendenti che posseggano soft skill, ossia competenze di carattere relazionale, comunicativo ed organizzativo indipendenti dalla mansione o dal profilo professionale specifico.
Dall’indagine (4)Unioncamere Excelsior emerge come, nel 2015, per i diversi settori produttivi, sia fondamentale per il candidato possedere competenze trasversali: capacità di lavorare in gruppo, flessibilità e adattamento, capacità di lavorare in autonomia, capacità di risolvere problemi e capacità comunicative.
Imprese e competenze richieste ai nuovi candidati (Fonte Unioncamere Excelsior 2015)
Tali valori vengono confermati anche per il 2016 nel rapporto dell’Osservatorio Infojobs: “all’interno di realtà aziendali sempre più sfaccettate e complesse, le soft skills acquisiscono un ruolo fondamentale per affrontare con successo le fasi di cambiamento o trasformazione della struttura aziendale o della propria funzione. La formazione specifica sulle soft skills sarà sempre più una leva strategica per aumentare l’efficienza delle risorse e la competitività aziendale”.
Inoltre, tra le competenze richieste a vario livello a tutte le aziende, troviamo quelle digitali, grazie anche allo sviluppo di iniziative di smart working: “tutte le funzioni aziendali – si spiega – saranno sempre più chiamate a gestire, direttamente o indirettamente, attività e processi in cui il ruolo del digitale è di primaria importanza. Possedere competenze digitali avanzate sarà un elemento sempre più differenziante in un mercato del lavoro in cui tali competenze non saranno più un requisito fondamentale solo per tecnici specializzati”.
Dai precedenti risultati possiamo quindi stilare l’identikit del candidato ideale da inserire prioritariamente con contratto a tempo (5)indeterminato (grazie alla legge di Stabilità 2016): giovani under (6)35 anni, in possesso di competenze professionali e trasversali di base maturate principalmente in precedenti esperienze lavorative o derivanti da un percorso formativo specialistico o di riqualificazione, competenze digitali e capacità gestionali ed organizzative.
Esperienza e formazione rappresentano quindi due parole chiave nelle fasi di selezione ed inserimento di nuove figure professionali da inserire nel mercato del lavoro 2016. Fondamentale senza dubbio l’intervento dell’azienda nello sviluppo e nel rafforzamento delle competenze del candidato scelto attraverso la pianificazione di interventi formativi post assunzione, in particolare durante lo svolgimento quotidiano del proprio lavoro, come testimonia la ricerca dell’Osservatorio Infojobs “alla qualità della formazione universitaria, si affiancherà la capacità di costruire un percorso di crescita e l’abilità di acquisire nuove competenze on the job”.
Ed è proprio per questo che a fronte di una ricerca costante di nuovi inserimenti da parte delle aziende, dovrà corrispondere contestualmente un maggiore investimento in termini di formazione professionale continua, sensibilizzando le aziende al ricorso a fondi interprofessionali o ad incentivi formativi regionali e comunitari periodici.
1. Uniocamere Excelsior “Analisi dei principali risultati del modello previsivo Excelsior 2013-2017” – Anno 2015.
2. Uniocamere Excelsior “I programmi occupazionali delle imprese rilevati da Unioncamere 4° trimestre 2015” – Anno 2015.
3. Osservotorio Infojobs 2016
4. Unioncamere Excelsior “ Le assunzioni non stagionali e stagionali previste dalle imprese nel 2015: le competenze richieste” – Anno 2015. Rapporto annuale dell’Osservatorio Permanente sul Mercato del Lavoro Gi Group “Le aziende vorrebbero che le decontribuzioni previste dalla Legge di Stabilità 2016 per le assunzioni venissero indirizzate a giovani under 35 (44,2%) e over 50 (17,1%); questi due target sono indicati da tutte le tipologie di aziende come prioritari, a eccezione delle
5. Grandi Imprese che al secondo posto, dopo i giovani, preferirebbero come destinatari le donne e i residenti nel Mezzogiorno (18,2%).
6. Osservatorio Infojobs 2016 “I candidati compresi nel range 31-35 anni rappresentano il 22,2% del totale delle assuznioni, a cui si aggiunge il 21,7% della fascia 26-30 e l’11,5% dei giovani compresi tra i 21 e i 25 anni. Tra gli over 35, il target 36-40 anni rappresenta il 17,1% del totale, a cui si somma l’11,1% della fascia 4145 anni e il 7,3% della categoria 46-50 anni”.