Sala gremita e molti applausi per l’opera “Sul pianerottolo di Casa Betty” portata in scena al teatro dell’Olmo di Taino dal regista Roberto Miali. La serata, iniziata con un cenno commosso alle vittime delle stragi di Parigi da parte del sindaco Stefano Ghiringhelli e dello stesso regista – che hanno scelto di non annullare lo spettacolo in cartellone ma di dare un messaggio forte e vitale contro la violenza e la sopraffazione – ha riscosso pari successo e curiosità. A molti presenti è piaciuta la tematica profonda raccontata con battute solo all’apparenza leggere da bravi attori. Qualche altro spettatore è rimasto colpito dal linguaggio teatrale insolito, una metrica intessuta di molti congiuntivi usati in modo disinvolto. Altri hanno apprezzato l’intrico della trama: quello di una donna inquieta (Clara) che per sfuggire alla banalità di un rapporto coniugale ormai consunto, sceglie di diventare una prostituta come la propria vicina di casa (Betty). Un modo per affermarsi e raggiungere l’indipendenza economica, oltre che per sentirsi gratificata. Durante gli incontri fa la conoscenza di un giovane, che usa come mezzo per pretendere il divorzio dal marito (Anselmino). Ma il giovane, anch’egli attratto dal miraggio dei soldi, accetta di uccidere Clara inscenando un delitto perfetto, commissionato proprio dal marito della donna. La vicenda grottesca si chiude con l’esecuzione del delitto, non imputabile, per mancanza di prove, ai due protagonisti neppure dal giudice, che pur ha ben compreso la meschinità dei processati. Un tourbillon amoroso e bizzarro, che ruota intorno ai disvalori della cupidigia, dell’incapacità di amare, della grettezza e dell’inquietudine esistenziale dei protagonisti. “Amo il dramma” spiega Miali che è anche autore delle opere che porta in scena “ma ho scelto inizialmente una commedia perché più comprensibile e spumeggiante. In essa ho rappresentato i lati più oscuri delle persone, quelli che la gente non vuole conoscere. In futuro le tematiche affrontate saranno via via più impegnative, in un crescendo di alto teatro”. La sua opera, apprezzata dagli amministratori locali, sarà replicata nei prossimi mesi in altri teatri della zona. A Taino i prossimi appuntamenti con il teatro di Miali saranno nel 2016: il regista ha in progetto altre due opere che saranno rappresentate al Centro dell’Olmo.