S’inaugura il 13 giugno alle ore 17.30 nella Sala Consiliare e nella Sala Cesare da Sesto del Comune di Sesto Calende, una grande esposizione dedicata al maestro dell’Aeropittura, intitolata TATO futurista-50 aeropitture per i 100 anni di SIAI Marchetti.
L’importante retrospettiva è curata da Salvatore Ventura, detentore dell’archivio che, da decenni, di Tato è collezionista, esperto ed esegeta.
In mostra 50 opere dell’artista poliedrico ed eclettico, personaggio chiave del nostro Futurismo e uno dei padri fondatori dell’Aeropittura, di cui firmò il Manifesto nel 1931.
Per l’occasione verranno presentati numerosi lavori di incredibile valore storico-artistico realizzati in un arco temporale di oltre trent’anni. Tra i dipinti presenti: Sorvolando in spirale il Colosseo, del 1930, esposto alla mostra del 2014 sul Futurismo al Guggenheim di New York, Aeroplani+Metropoli del 1930, Atterrando del 1937 e Sorvolando un’officina del 1938, già esposto alla III Quadriennale d’arte di Roma.
Opere che esprimono dinamismo, velocità, esaltano i motori e rappresentano una realtà vera e trasfigurata al tempo stesso di cielo, acqua e terra.
L’evento è inserito nell’ambito del programma di celebrazioni del centenario della SIAI Marchetti, storica industria aeronautica varesina di Sesto Calende, che ebbe momenti di grande successo internazionale fra le due guerre mondiali.
La prestigiosa rassegna su Tato sarà l’occasione per ammirare – nei due cortili attigui alle sale comunali – un velivolo SIAI Marchetti SM.80bis del 1933 e la vettura Lancia Aprilia Bilux del 1939, il cui design si ispira all’arte futurista e che fu auto di rappresentanza della SIAI Marchetti.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 19 luglio.
Per la mostra – nata dalla sinergia fra la Galleria Russo di Roma, la contessa Maria Fede Caproni, il generale Ventura, l’ing. Giuseppe Orsi di Agusta e il Comitato promotore per gli eventi del Centenario Siai – è stato realizzato anche un catalogo illustrato con testi critici di Salvatore Ventura, Maria Fede Caproni, Mariastella Margozzi e Beatrice Buscaroli.
Paola Trinca Tornidor