Implacabile, è partita la procedura finalizzata all’ esproprio della casa. Procedura che tuttavia ora potrebbe subire un brusco stop grazie all’ azione dell’associazione Avvocato in Famiglia. che si avvale, per questa tipologia di consulenze legali, dell’ opera di legali che hanno condiviso il Codice Etico di comportamento e calmierazione delle parcelle legali.
Le valutazioni hanno infatti consentito di chiarire che il mutuo aveva un tasso usurario dal punto di vista civile, non penale. Nessun reato consumato, insomma, ma comunque la possibilità di agire di fronte al giudice civile per porre fine a questo tipo di pagamento. E’ infatti ora possibile agire in giudizio domandando la sospensione dell’ esecuzione forzata sulla casa della giovane coppia. Non solo: allo stesso modo è possibile chiedere che scatti la sanzione prevista dal Codice civile nel caso di interessi usurari. In circostanze del genere il mutuo dovrebbe convertirsi in gratuito: è dovuto il rimborso unicamente del capitale versato dalla banca o dall’ istituto di credito, non il pagamento degli interessi. Quelli eventualmente già pagati vanno restituiti. È solo uno dei numerosi casi seguiti in queste settimane dallo sportello.
Tante le richieste: visto il periodo di crisi, licenziamenti e mobilità, ci sono numerosi clienti non più in grado di onorare contratti di credito personale a suo tempo sottoscritti. «Spesso i contratti hanno un tasso di interesse appena al di sotto di quello usurario – spiega l’ avvocato -. In questo caso, c’ è poco da fare. Ma in altri casi lo superano, anche se di poco. Allora è possibile chiedere lo stop al pagamento degli interessi». Come, appunto, nel caso che abbiamo raccontato.